Consultazioni del 6 e 7 maggio per la formazione del nuovo governo

CONSULTAZIONI

DICHIARAZIONI RESE NELLA SALA STAMPA DEL QUIRINALE

Palazzo del Quirinale, 6 maggio 2008

Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati

On. Baccini

Il Gruppo Misto ha svolto un incontro significativo con il Presidente della Repubblica Napolitano. Per quanto riguarda gli aspetti significativi, sono stati posti molti problemi sulla situazione politica generale

Per quanto mi riguarda ho sottolineato il ruolo del Parlamento che deve essere valorizzato: un Parlamento che deve riscoprire quella democrazia parlamentare che per lunghi anni è stata leggermente disattesa. Quindi, con il Presidente ci siamo soffermati sulla valorizzazione proprio del Parlamento in un quadro politico dove il Governo risponde al Parlamento e il Parlamento risponde al popolo. Ridare con le riforme la possibilità ai cittadini di scegliere i propri parlamentari e la propria classe dirigente: questo è stato uno dei punti fondamentali del nostro colloquio. Su questo il ruolo delle Commissioni parlamentari, e soprattutto l’auspicio che il governo, almeno per quanto mi riguarda, possa veramente svolgere una funzione propositiva nel paese, perché il paese è in seria difficoltà e ha bisogno di un governo che possa governare. Quindi, l’auspicio è che il governo faccia questo. Su questa questione si è incentrata anche una sensibilità del Presidente della Repubblica: una grande attenzione e un grande senso di incoraggiamento affinché il Parlamento possa esaminare le leggi finanziarie con più attenzione e che si vada al concreto ad esaminare i problemi ancora irrisolti del paese.

On. Nucara

Parlo a nome dei repubblicani che sono nel Gruppo Misto

Abbiamo confermato al Presidente della Repubblica la nostra fiducia in Silvio Berlusconi e lo abbiamo indicato come il naturale candidato alla Presidenza del Consiglio. Siamo convinti che un governo da lui presieduto sarà pienamente rappresentativo, nel suo programma come nella sua composizione, di tutte le componenti che concorrono a formare l’unità del paese. Assicuriamo altresì il nostro pieno sostegno alle riforme che si renderanno necessarie per affrontare i gravi problemi italiani a cominciare dalle misure indispensabili per rilanciare la crescita della nostra economia con particolare riferimento al Mezzogiorno. E sul Mezzogiorno mi sono soffermato qualche minuto in più con il Presidente della Repubblica per chiedere, nel limite delle sue funzioni super partes, che il governo che ci sarà possa avere maggiore attenzione al Mezzogiorno, nel senso di un riequilibrio territoriale sia con infrastrutture materiali che immateriali, sia alla lotta alla criminalità (in alcune regioni del Mezzogiorno, soprattutto nella mia Calabria, questo problema è diventato insostenibile). Su questo il Presidente mi ha gratificato della sua attenzione e mi ha detto che affronterà questo problema, sia pubblicamente sia attraverso canali privati, per dare qualche possibilità di soluzione. Si tratta di fare una scelta per cui il Mezzogiorno diventi patrimonio della politica italiana e non patrimonio della maggioranza o della minoranza: ma questo lo dico io, ovviamente, non lo ha detto il Presidente che è ben al di fuori, giustamente, della politica.

On. Lo Monte (Movimento per l’Autonomia)

Siamo un po’, o perlomeno vogliamo essere gli interpreti di un nuovo meridionalismo responsabile, partendo da una nostra autocritica. Speriamo e contiamo che Berlusconi possa valorizzare questo nuovo spirito meridionalista sia nella composizione del governo, sia nella sua azione amministrativa. Abbiamo rappresentato la preoccupazione che ormai tanta gente del Mezzogiorno riscontra nel nostro territorio. Pensiamo che, con questo governo, nessuno avrà più alibi se il Mezzogiorno non parte, e insieme al Mezzogiorno, l’Italia. Quindi un ruolo diverso, più propulsivo, più da protagonisti in Europa.