Bruxelles 03/03/2010

Saluto del Presidente Giorgio Napolitano al personale italiano in servizio alla Commissione Europea

Volevo salutarvi, sono molto contento di essere in mezzo a voi, soprattutto sono molto contento che siate una bella folla di italiani che collaborano allo sviluppo e all'attività di questa istituzione che abbiamo sempre considerato fondamentale per la vita dell'Europa comunitaria.
Credo che questa mattina l'incontro con la Commissione sia andato bene. C 'è un clima molto positivo. Naturalmente le cose sono più complesse di quanto appaia da uno scambio di battute piuttosto breve, ma insomma hanno parlato diversi Commissari e soprattutto ho molto apprezzato il modo in cui il Presidente Barroso ha introdotto e concluso.

Credo che siamo in una fase abbastanza interessante per il bilancio dell'impegno della Commissione come motore dell'integrazione, e questa era fin dalle origini la funzione designata per la Commissione. Sappiamo che non ci sono segni molto positivi di unità politica comune a livello di rappresentanti dei governi nazionali.

Ci sono molte difficoltà a varare, in sede di Consiglio, delle scelte conseguenti ad impulsi che vengono dalla Commissione e dal Parlamento. Ma insomma entriamo anche in una fase di dialettica molto interessante e fortemente arricchita dal conferimento di nuovi poteri al Parlamento e anche dall'accrescimento del ruolo della Commissione attraverso innovazioni fondamentali come quella di un servizio europeo per l'azione esterna affidato a un alto rappresentante che è anche Vice-Presidente della Commissione.

Queste sono innovazioni che si è riusciti a salvare dall'impianto originario del trattato costituzionale, e quindi anche se si sono perse per strada ambizioni e anche novità significative che erano in quel trattato, molto è stato salvaguardato e costituisce la base per una nuova fase, che noi ci auguriamo, dell'impresa europea. Per il successo di questa nuova fase contiamo molto sul contributo italiano, che poi non è solo il contributo del Governo o, in casi eccezionali, il contributo del Capo dello Stato, ma è il contributo di tutti coloro che operano per l'Europa nell'Europa. In questo senso vi esprimo la più calorosa solidarietà e un vivissimo augurio di successo.