04/11/2009

Messaggio del Presidente Napolitano per il Giorno dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, ha inviato alle Forze Armate il seguente messaggio: "Oggi ricorre il 91° anniversario della vittoria nella Grande Guerra e con essa si celebrano il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Questa mattina all'Altare della Patria mi chinerò in nome di tutti gli italiani sulla tomba del Milite Ignoto per rendere omaggio a coloro che sono caduti per assicurare al nostro Paese libertà, democrazia e prosperità. Nel contesto pur profondamente mutato del XXI secolo, questi restano valori fondamentali che dobbiamo continuare a tutelare ed a consolidare. Ieri, ho celebrato il 4 novembre insieme ai nostri militari impegnati nella missione UNIFIL in Libano ed ho potuto ancora una volta apprezzare lo straordinario contributo che le Forze Armate sanno dare - per generale riconoscimento - alla sicurezza internazionale, alla pacifica convivenza e al progresso dei popoli. La critica fase di instabilità che stiamo vivendo, con le sofferenze e le ingiustizie che pure comporta, segna un passaggio di rilevanza fondamentale nella transizione verso una società globale sempre più interconnessa ed interdipendente. Questa nostra società sarà in grado di affrontare e vincere le grandi sfide dell'umanità se gli Stati sapranno trovare la necessaria unitarietà di intenti e costruire insieme un sempre più rappresentativo sistema di istituzioni internazionali ed un'efficace struttura di sicurezza. Tale struttura dovrà avere la capacità, da un lato, di intervenire nelle situazioni di crisi e di instabilità prima che queste degenerino in conflitto e, dall'altro, di contrastare le grandi minacce eversive transnazionali, dal terrorismo alla criminalità organizzata. Questi sono i compiti primari delle Forze Armate dei Paesi avanzati e di quelle italiane in particolare. Siamo tutti ben consapevoli che l'impegno militare italiano nelle missioni internazionali è di capitale importanza per il futuro del Paese e della comunità internazonale e dobbiamo perciò far sì che a questo impegno non venga mai a mancare il pieno supporto dei cittadini e dello Stato. I militari di ieri sono stati artefici dell'Unità del nostro Paese ed hanno poi difeso dall'arbitrio del totalitarismo i valori conquistati con tanto sacrificio. I soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri ed i finanzieri di oggi hanno raccolto quella eredità morale, offrendo, in tante travagliate Regioni ed aree di crisi del mondo, la propria professionalità ed il proprio impegno per la pacifica cooperazione tra i popoli. L'Italia è loro vicina, con affetto e gratitudine. Certo di interpretare i sentimenti dei cittadini italiani, rivolgo alle Forze Armate il mio più caloroso saluto e l'apprezzamento per la loro meritoria opera, spesso prestata in condizoni difficili e rischiose, al servizio dell'Italia e della comunità internazionale.
Viva le Forze Armate!
Viva la Repubblica!
Viva l'Italia!"

Roma, 4 novembre 2009