02/06/2012

Messaggio del Presidente Napolitano al Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Abrate

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, il seguente messaggio:
"Celebriamo oggi il 66° anniversario della nascita della Repubblica.
Il 2 giugno 1946 gli italiani, risorti dalle sofferenze di due guerre e spezzato il giogo della dittatura, completarono il loro lungo e difficile cammino verso un nuovo stato democratico, i cui principi fondanti trovarono poi mirabile sintesi nella Carta costituzionale, architrave delle istituzioni e supremo riferimento per il paese e per il cittadino.
Questa mattina, chinando il capo di fronte al Milite Ignoto, ho reso omaggio a tutti i militari che hanno perso la vita per la Patria, per costruire, difendere e diffondere i grandi valori ai quali l'Italia repubblicana si ispira e che promuove nel mondo.
Pur stretto nell'impegno volto a fronteggiare una grave crisi economica e profondamente ferito da uno sconvolgente e luttuoso evento sismico, il nostro paese è più che mai determinato a proseguire nella propria azione in seno alla comunità internazionale, consapevole che, fino a quando la legalità e i diritti fondamentali saranno offesi, la cooperazione pacifica tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico non potranno definitivamente affermarsi.
Esprimo il mio forte apprezzamento alle Forze Armate, che di tale azione costituiscono componente rilevante, per la preziosa opera che svolgono in tante travagliate regioni, a sostegno della stabilità e della sicurezza e per l'assistenza alle popolazioni. Esse debbono continuare ad attuare con determinazione il complesso e ambizioso processo di trasformazione e razionalizzazione intrapreso, al fine di realizzare uno strumento militare agile e capace, in grado di far fronte efficacemente alle nuove minacce e alle imprevedibili situazioni di rischio che ci prospetta un mondo sempre più interdipendente e globalizzato.
Un riconoscimento particolarmente sentito va ai reparti intervenuti con la Protezione Civile in soccorso dei cittadini emiliani che un disastroso terremoto ha, in questi giorni, così duramente e dolorosamente colpito. Con il loro impegno essi testimoniano ancora una volta la totale dedizione delle Forze Armate alla nostra Italia ed alla sua gente di cui sono nobile espressione. Quei reparti saranno oggi virtualmente al fianco delle unità che sfileranno in Roma.
Con questi sentimenti, insieme a tutti i cittadini, stringo idealmente in un affettuoso abbraccio i militari italiani di ogni ordine e grado e le loro famiglie e rinnovo loro il mio plauso e l'augurio più fervido.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!"

Roma, 2 giugno 2012