Algeri 06/11/2021

Brindisi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del pranzo di Stato offerto dal Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare Abdelmadjid Tebboune

Signor Presidente,

Autorità,

Signore e Signori,

vorrei – innanzitutto – esprimere, Signor Presidente, un vivo ringraziamento per le parole che ha voluto rivolgermi e per l’accoglienza riservata a me e alla delegazione che mi accompagna. Ulteriore testimonianza degli eccezionali rapporti che legano Algeria e Italia, Paesi uniti da una storia secolare e da culture antiche, fondamento di una amicizia profonda tra i nostri popoli.

La vicinanza dell’Italia al popolo e alle istituzioni algerine è forte e ha trovato conferma nel tempo, anche e soprattutto nei momenti più significativi della storia dell’Algeria contemporanea, a partire dall’indipendenza sino alla recente crisi sanitaria.

Un legame che si è sviluppato anche attraverso figure come quella di Enrico Mattei, al quale - e di questo desidero ancora ringraziarLa - la città di Algeri ha voluto dedicare un bellissimo spazio verde, che visiterò domani.

Signor Presidente,

Algeria e Italia sono due Paesi che non possono prescindere dalla loro collocazione nel Mediterraneo.

A venticinque anni dalla Dichiarazione di Barcellona sul Partenariato euro-mediterraneo, crediamo sia necessario trarre lezione dalle insufficienze che si sono manifestate e sostenere con la forza la iniziativa di una “Nuova Agenda per il Mediterraneo”, recentemente approvata a Bruxelles e basata sulla convinzione che solo un approccio sinergico, fondato su un rapporto paritario tra gli Stati, possa trasformare le difficoltà delle sfide comuni in opportunità condivise.

L’Algeria, al contempo, è profondamente radicata nel continente africano.

La recente Conferenza “Incontri con l’Africa”, tenutasi a Roma, ha reso evidente come l’Europa e il continente africano siano destinati a percorrere per il futuro un cammino comune, derivante dalla loro complementarietà.

Lo sviluppo globale, lungo assi che si proiettano sempre più verso l’Oceano Pacifico, evidenzia il rischio di una potenziale progressiva spinta ai margini per l’area entro la quale si iscrivono i nostri Paesi.

Europa e Africa sono due facce della stessa medaglia. Africani ed europei, insieme, possono fare dei due continenti una regione integrata, stabile politicamente, dinamica economicamente e intensa culturalmente.

L’esempio offerto dagli eccellenti rapporti tra Algeria e Italia può essere di sprone nei rispettivi ambiti.

Signor Presidente,

la Repubblica Italiana segue con attenzione e rispetto l’attività del Suo Governo, con la recente approvazione da parte del Parlamento del Piano d’Azione, incentrato sul consolidamento dello Stato di diritto, sul rafforzamento dei diritti fondamentali della persona, sulla semplificazione dell’Amministrazione pubblica e su di un rilancio dell’economia basato sulla sua diversificazione e sull’apertura.

L’Italia è stata, è e sarà al fianco dell’Algeria nel processo di modernizzazione e sviluppo.

Il nostro incontro di oggi e le intese firmate, come anche i molti appuntamenti bilaterali ancora in calendario - a partire dalla IV sessione del Dialogo Strategico e dal Vertice intergovernativo - ne sono testimonianza.

Le imprese italiane guardano all’Algeria con fiducia, con una presenza consolidata in settori chiave come quello delle infrastrutture e degli idrocarburi. Dobbiamo operare affinché i rapporti economici si intensifichino ancora di più, coinvolgendo le piccole e medie imprese in nuovi settori di collaborazione e di investimento.

I profondi legami che già uniscono i nostri due Paesi, possono ulteriormente intensificarsi sul terreno degli scambi culturali, dell’istruzione, della ricerca, coinvolgendo i nostri giovani, nell’impegno verso un avvenire condiviso.

Con questi sentimenti mi è grato augurare prosperità all’amico popolo algerino e un solido futuro all’amicizia tra la Repubblica Algerina Democratica e Popolare e la Repubblica Italiana.

Shukran.