Roma 20/10/2020

Saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia conclusiva dell’incontro internazionale di preghiera per la pace tra le grandi religioni mondiali dal titolo “Nessuno si salva da solo – pace e fraternità”

Rivolgo un saluto alle Loro Santità e a tutte le Autorità religiose presenti.

La Repubblica Italiana dà il benvenuto a questa importante assemblea.

Lo spirito di Assisi si rinnova oggi, a Roma, in un tempo segnato da gravi minacce globali che provocano sofferenze, povertà e timori. Un tempo che ci fa comprendere, insieme, quanto fraternità e concordia siano ricchezze importanti di cui abbiamo bisogno e di cui in realtà possiamo disporre.

Ne abbiamo conferma dalla drammatica pandemia che affligge tutti i popoli e che ha posto in evidenza la nostra comune fragilità, rendendo manifesto come tutta l’umanità, insieme, avverta esigenze comuni e abbia bisogno della reciproca collaborazione per soddisfarle, come ha sottolineato nei giorni scorsi, l’Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco.

Vale per l’impegno a tutela dell’ambiente in cui viviamo. Vale per la lotta alle diseguaglianze, alle ingiustizie, alla fame che ancora mette a rischio la vita di milioni di persone. Vale, riguardo alla pandemia che stiamo attraversando, perché le cure e i vaccini che la scienza potrà fornirci siano resi disponibili per tutti in tutto il mondo.

La sofferenza che tutti i continenti stanno provando assume il significato di un richiamo che la storia ci rivolge per la pace e la cooperazione tra i popoli della famiglia umana. Un richiamo che rende ancor più evidente l’insensatezza della guerra, oggi come nel passato.

È di grande significato, quindi, accogliere, riunite qui in Campidoglio, le ragioni della pace, dell’abbraccio e dell’amore fraterno. È di grande significato vedere confessioni religiose solidali nella preghiera affinché gli uomini trovino insieme la strada del riscatto e della comune ricerca dell’orizzonte futuro.

La Repubblica Italiana riconosce e onora gli sforzi di dialogo in questa direzione, nella consapevolezza del ruolo di importanza fondamentale che le religioni hanno e possono dispiegare nel contribuire a un avvenire di sviluppo e di eguaglianza fra le persone e fra i popoli.

La speranza sarà più forte di ogni ostacolo, non sarà più irraggiungibile se le donne e gli uomini di buona volontà si impegneranno vivendola concretamente nel loro quotidiano.

La testimonianza delle religioni è profezia che può aiutare il mondo a scuotersi dalla rassegnazione, dalla sfiducia, dal rancore. Mentre viene distorta, volgendo in blasfemia, quando viene piegata a giustificare contrapposizioni e odio, ad alimentare conflitti, a inneggiare al fanatismo e alla violenza sulle genti.

Le preghiere - che sgorgano da diverse sorgenti religiose - sono rivolte a una dimensione ultraterrena ma la fede da cui promanano alimenta la possibilità che sia più facile vivere insieme in pace su questa Terra, condividendo il limite e la ricchezza della nostra comune umanità.

Roma e l’Italia sono orgogliose di essere, anche oggi, crocevia di dialogo e di pace.