Palazzo del Quirinale 15/07/2020

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura, in occasione del conferimento dell’Ufficio di Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione

Rivolgo un saluto al Vice Presidente, al Primo Presidente, al Procuratore generale e a tutti i Consiglieri.

A conclusione di questa seduta, cui ho partecipato volentieri, anche in ossequio ad una prassi ormai consolidata, desidero formulare le mie congratulazioni al Presidente Pietro Curzio per la sua nomina a Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione.

Dalla relazione e dagli interventi svolti - dei quali ho registrato le considerazioni avanzate – è emerso l’eccellente profilo professionale del Presidente Curzio e lo spessore e la varietà delle sue esperienze giudiziarie, sia giudicanti che referenti.

Le doti di professionalità del Presidente Curzio, riconosciute ampiamente, trovano inoltre un fondamento solido nella sua attività di studio con la quale ha contribuito al dibattito dottrinario e ha offerto il suo apporto all’attività formativa promossa da questo Consiglio e della Scuola Superiore.

Certamente il Presidente Curzio saprà svolgere l’impegnativo incarico di Primo Presidente con consapevolezza e lungimiranza.

Sono certo che saprà anche fornire un apporto significativo anche al Consiglio Superiore e al suo Comitato di presidenza, contribuendo a promuovere quel rinnovamento del governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita.

Vorrei riprendere le parole di poc’anzi del Presidente Mammone che ha parlato del Consiglio Superiore con l’esigenza che esprima la terzietà del giudice, e del Procuratore Salvi sul significato di governo autonomo e non di autogoverno. Vi è una considerazione di fondo che queste parole esprimono e che vorrei fare mie.

Esprimo stima e grande considerazione per gli altri candidati che hanno partecipato alla selezione: tutti di indiscusso e alto valore professionale.

Desidero anche esprimere un sincero apprezzamento per il modo in cui il Consiglio Superiore è giunto a questa ampia condivisione nella nomina del nuovo Primo Presidente. La disponibilità al dialogo e al confronto rispettoso ha consentito di giungere a una decisione quasi unanime.

A questo riguardo mi corre l’obbligo di dare notizia che due consiglieri assenti – il Professor Benedetti e il Professor Gigliotti - mi hanno inviato due lettere con le quali, oltre ad indicare le serie ragioni del loro impedimento, manifestano consenso alla proposta avanzata dalla 5ª Commissione.

L’esercizio sapiente e corretto della discrezionalità amministrativa consente di selezionare tempestivamente, con cura e con obiettività, i dirigenti degli uffici giudiziari nelle varie articolazioni che l’ordine giudiziario presenta. Ad essi spetta un ruolo di rilievo nel percorso di rinnovamento, perché compete loro promuovere moduli organizzativi efficaci attraverso i quali, con il contributo dei magistrati e degli uffici cui sono preposti, possono dare concretezza ai principi di irrinunziabile autonomia e indipendenza della Magistratura.

Il Presidente Curzio succederà tra qualche giorno al Presidente Giovanni Mammone, che desidero ringraziare molto per l’impegno profuso nella sua lunga, eccellente e apprezzata attività di magistrato. Negli anni in cui ha guidato la Corte Suprema ha svolto questo compito con ragionevolezza e pacatezza, dimostrandosi aperto al dialogo e al confronto, così da motivare i magistrati e il personale amministrativo della Corte di Cassazione.

Il suo contributo è stato prezioso anche per l’attività del Consiglio Superiore e del suo Comitato di presidenza, nell’ambito dei quali ha agito senza alcun condizionamento e con equilibrio.

Al Presidente Mammone rivolgo anch’io, come hanno fatto i Consiglieri intervenuti, un saluto riconoscente e i migliori auguri per il suo futuro.

Vi ringrazio.