Roma 03/12/2019

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’iniziativa promossa da ISTAT, Comitato Italiano Paralimpico e INAIL, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità

Non pensavo di intervenire e davvero faccio uno strappo al cerimoniale, ma gli interventi di questa mattina sono stati di troppo grande sollecitazione per evitarlo, particolarmente le due testimonianze di Giulia Ghiretti e di Assunta Legnante.

Un saluto cordiale a tutti, ai rappresentanti del Senato e della Camera, ai Ministri dell’Interno e dello Sport: la presenza delle Istituzioni questa mattina è molto importante e significativa.

Ringrazio il Presidente Bettoni dell’INAIL, il Presidente Biangiardo dell’Istat e il Presidente del Comitato paralimpico, Pancalli, per questa iniziativa così ben costruita, in questa giornata importante.

Vorrei fare soltanto brevissime considerazioni. La prima riprendendo un passaggio del Presidente Bettoni sugli incidenti sul lavoro che quando non provocano vittime o morti accrescono il numero delle condizioni di disabilità. E vi è davvero - come lui ha detto - un problema di educazione, di formazione, anche di verifica dei meccanismi e degli strumenti di lavoro e di vigilanza sul rispetto delle misure di sicurezza del lavoro. Perché un Paese con morti sul lavoro, con disabili da lavoro, è un Paese che non ha raggiunto un livello di civiltà adeguato.

Vorrei anche ringraziare l’ISTAT e fare i complimenti al Professor Franzini per questo rapporto di straordinario interesse che induce tutti quanti qui a riflettere, e indurrà a riflettere coloro che lo leggeranno, perché dispone di dati scientificamente asseverati sui vari profili della condizione di disabilità. È molto importante anche per le Istituzioni per poter adeguare interventi e modulare meglio tutto quanto è necessario, come dal suo rapporto emerge con chiarezza.

Vorrei soltanto fare un’osservazione perché dal rapporto e dalle parole del Professor Franzini emerge con chiarezza che il problema della disabilità non riguarda l’assistenza; c’è anche naturalmente questa esigenza irrinunciabile, ma è un problema soprattutto di sostegno e di interventi per consentire le opportunità e la realizzazione delle persone con disabilità: è questo è il vero problema.

Il nostro Paese ha nei nostri concittadini con disabilità un giacimento di energie, di risorse e di contributi di cui si priva perché non li mette adeguatamente in condizione di potersi esprimere e realizzare. Questo è quindi l’obiettivo di carattere sociale e politico che va sviluppato e realizzato.

E lo Sport è indicativo di questo, non soltanto per i grandi successi di cui gli atleti sono portatori, ma per la ricaduta che ha sulle abitudini e l’impegno di bambini, ragazzi, giovani, adulti, con disabilità.

C’è un piccolo evento di questi giorni che sembra poco significativo ma è, al contrario, molto importante: è stata confezionata una Barbie con il volto di Bebe Vio. Questo dimostra che i successi sportivi hanno una ricaduta sulla vita sociale quotidiana.

Questa bambola indurrà molti bambini e ragazzi a impegnarsi nello sport. Questo è importante perché per tutti i nostri concittadini - con disabilità o senza disabilità, o con disabilità non apparenti - impegnarsi nello sport è fondamentale per poter trovare la misura di se stessi ed essere così incoraggiati a spendere i propri talenti.

Vi sono alcuni dati del rapporto particolarmente importanti. Mi ha colpito il dato sulla lettura dei libri, Professor Franzini: la parità di condizione di lettura di almeno quattro libri tra cittadini con disabilità e senza. Questo dimostra quanto sia assolutamente importante consentire a questo giacimento di energie e di risorse di esprimersi adeguatamente, come agli altri è consentito con maggiore facilità.

Ieri sera sono andato in un teatro romano ad assistere ad una rappresentazione teatrale, ‘Pesce d’aprile’, una pièce tratta da un libro che forse alcuni conoscono qui dentro: uno straordinario messaggio di volontà e di diritti da affermare.

È questo il senso anche di questa mattina.

E ringrazio i Presidenti dell’INAIL, dell’ISTAT e del Comitato paralimpico.

Grazie e buon lavoro.