Ringrazio il Presidente Aliyev, le Istituzioni e tutto l’Azerbaigian per l’accoglienza riservata a me e alla delegazione che mi accompagna, e anche per il carattere pienamente positivo dei colloqui che abbiamo svolto.
Sono lietissimo di essere in Azerbaigian, svolgendo qui la prima visita di Stato di un Presidente della Repubblica italiana, ricambiando anche le visite cortesi e gradite del Presidente Aliyev e della consorte, vice Presidente della Repubblica in Azerbaigian.
Questa visita contribuisce a sottolineare l’amicizia che lega i nostri due Paesi, la grande collaborazione in corso, da tanto tempo, e quella ancora più intensa che progettiamo di avere per il futuro. Infatti abbiamo passato in rassegna i vari aspetti della nostra collaborazione bilaterale, di carattere davvero eccellente.
Anche l’Italia considera l’Azerbaigian un partner affidabile, di grandissima importanza in questa regione, un’area cruciale per gli equilibri globali. L’Italia apprezza il carattere moderno, laico delle istituzioni dell’Azerbaigian e della sua vita, e condivide l’attenzione ai pericoli connaturati al radicalismo.
Abbiamo concordato l’auspicio di un rafforzamento dei contatti anche per contrastare ogni attività illecita, registrando comune interesse nella lotta al terrorismo e nel contrasto ai traffici illeciti.
Abbiamo parlato, in maniera approfondita, del nostro partenariato economico e commerciale che poggia su basi solidissime, soprattutto sul settore energetico, nell’ambito del quale alcune importanti aziende italiane si sono conquistate qui un grande consenso e un’ottima reputazione.
In questa cornice si inserisce il comune interesse e il comune impegno a portare a compimento il corridoio meridionale del gas, un’infrastruttura che è parte di un quadro più ampio e contribuisce a una maggiore sicurezza energetica, a una più ampia stabilità, alla cooperazione regionale dal Mar Caspio, al Mediterraneo, all’Europa.
L’Italia sa che l’Azerbaigian è impegnato in un’azione di diversificazione della propria economia e l’Italia guarda con rispetto a queste linee così importanti. Ci auguriamo che in questo ambito, registrando la piena disponibilità amichevole che poc’anzi il Presidente Aliyev ha manifestato, le aziende italiane possano dare un contributo in settori ulteriori ripsetto a quello energetico. Dalle infrastrutture, all’agroalimentare, alle industrie della difesa, vi sono ampi settori, importanti, cui le nostre aziende possono contribuire recando know how e collaborazione con aziende di questo Paese
Domani avrò il piacere di partecipare con il Presidente Aliyev al forum economico tra Azerbaigian e Italia, tra operatori dell’economia, e questo stesso appuntamento sottolinea l’importanza di diversificare sempre più, accentuando l’ambito delle nostre relazioni economiche a beneficio di entrambi i nostri Paesi.
Abbiamo registrato che le nostre relazioni bilaterali non si esauriscono nella vicinanza politica, nella grande ccollaborazione economica e dell’energia - che naturalmente rivestono un ruolo di importanza primaria - ma risiedono anche nella collaborazione che vi è nel settore della cultura e nell’esigenza di rafforzare la collaborazione nell’ambito della scienza e della tecnologia.
Sono lieto di intervenire, nel pomeriggio, in una grande istituzione universitaria dell’Azerbaigian, l’Azerbaijian Diplomatic Academy, consegnando in quell’occasione alcune borse di studio per studenti che vogliono perfezionarsi in Italia.
Ancora una volta ho manifestato al Presidente Aliyev l’apprezzamento per il grande padiglione dell’Azerbaigian all’Expo di Milano che ha registrato un grande successo per la qualità della sua presenza. Ho anche espresso un ringraziamento per le attività promosse dalla Fondazione Heydar Aliyev in Italia per preservare alcuni nostri beni storico-artistici.
Vorrei anche esprimere la soddisfazione per l’interesse dimostrato dai giovani dell’Azerbaigian nei confronti della cultura italiana, per lo sviluppo vicendevole di interessi di straordinaria importanza, del quale siamo molto soddisfatti.
Abbiamo grandi relazioni. Una testimonianza c’è stata poco fa nella firma dele intese e degli accordi bilaterali in tanti settori che manifestano l’ampiezza della nostra collaborazione.
Noi attribuiamo grande rilevanza all’OSCE - anche in qualità di presidente di turno che il Ministro Moavero Milanesi (che mi accompagna) riveste in questo periodo - per contribuire a una soluzione stabile dei conflitti protratti nella regione Nagorno Karabakh, in tutti i conflitti della regione, ma particolarmente in questo. L’intenzione è non di rivedere i formati dei negoziati esistenti, ma di offrire un contributo per un rilancio di nuovi e diversi cammini negoziali che possano contribuire a recare sollecitamente stabilità e sicurezza.
Auspichiamo che vi sia, da parte di tutti, la volontà politica di porre termine al conflitto. La soluzione non può essere quella militare, ma deve essere politica, e deve essere assunta in maniera soddisfacente, sostenibile, duratura, sulla base dei principi del diritto internazionale universalmente riconosciuti.
L’Italia è chiaramente coinvolta nel negoziato del nuovo accordo tra l’Azerbaigian e l’Unione europea, e questo sarà possibile valorizzando tutte le opportunità di collaborazione, tenendo conto delle priorità condivise e delle esigenze dell’Azerbaigian e degli auspici dell’Unione europea.
Iin questo contesto vorrei esprimere al Presidente Aliyev – come ho fatto prima nel corso dei colloqui - le congratulazioni per la definizione recentissima, avvenuta a Bruxelles, delle nuove priorità di partenariato tra Azerbaigian e Unione europea: è una tappa importante per arrivare a un accordo di più ampia portata e impegno.
Abbiamo anche espresso al Presidente Aliyev, sul fronte delle relazioni con la Nato, l’apprezzamento per la collaborazione che vi è, particolarmente per l’impegno dell’Azerbaigian in Afganistan, in un teatro in cui anche l’Italia è impegnata direttamente.
Tante ragioni, come si vede, sorreggono l’amicizia tra Azerbaigian e Italia e la grande collaborazione che si svolge sul piano politico, economico e culturale.
L’Azerbaigian avrà sempre l’Italia al suo fianco, la sua amicizia, per sviluppare relazioni sempre più positive.