18/04/2006

Messaggio del Presidente Ciampi a Sua Santità Benedetto XVI in occasione del primo anniversario della elevazione al Pontificato

Roma, 18 aprile 2006

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato a Sua Santità Benedetto XVI il seguente messaggio:

In occasione del primo anniversario della Sua elevazione al Pontificato, sono lieto di rinnovarLe, a nome del popolo italiano e mio personale, l'espressione della mia ammirazione per la Sua alta missione apostolica e del mio grato apprezzamento per l'amichevole attenzione che dimostra nei confronti dell'Italia.

Tenendo alta l'inestimabile eredità di Giovanni Paolo II, che ha additato nell'Uomo "la prima e fondamentale via della Chiesa", Ella ha posto al centro del Suo Magistero l'obiettivo di una pace radicata nella solidarietà "con ogni dolore, con ogni speranza e con ogni sforzo che accompagna il cammino umano".

Il Suo appello ad "infrangere le barriere tra le razze e le classi" ha richiamato la comunità internazionale alla responsabilità di operare più incisivamente, attraverso il dialogo, per il superamento di conflitti e tensioni, per fare del mondo "una Terra di pace e di fratellanza".

Il profondo legame fra lo Stato italiano e la Chiesa consolida il condiviso impegno nella tutela dei valori fondamentali della libertà e della dignità della persona umana; costituisce il terreno del fecondo operare dell'autorità civile e dell'autorità religiosa, ognuna nel proprio ambito.

Il nostro scambio di visite, un anno orsono, ha confermato il comune sentire dell'Italia e della Santa Sede su aspetti essenziali per la difesa della pace: il rispetto dei diritti fondamentali dei popoli; una più equa distribuzione delle risorse del pianeta; la ricomposizione della frattura fra Nord e Sud del mondo; l'utilizzazione del progresso economico e scientifico per promuovere il benessere comune.

Vi è un'unica strada percorribile: il rafforzamento della collaborazione internazionale imperniata nel sistema delle Nazioni Unite, indispensabile strumento universale per dare sostanza alla solidarietà fra tutte le nazioni, attraverso un'accresciuta consapevolezza dei valori e delle responsabilità condivise.

In questo ambito, l'Unione Europea, portatrice di una comune identità radicata nei valori umanistici e cristiani e di una straordinaria esperienza di riconciliazione, si pone come essenziale fattore di stabilità e di progresso: innanzi tutto nel Mediterraneo, dove è indispensabile condurre a buon fine il processo di pace in Medio Oriente per ricreare, nel luogo storico d'incontro fra civiltà e religioni, le condizioni per l'armoniosa convivenza e la proficua collaborazione fra tutti i popoli.

In questo spirito, unisco ai sentimenti di fiducia per la Sua opera fervidi auguri per il proseguimento del Suo alto Magistero al servizio della Chiesa e dell'umanità intera.