INTERVENTO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI SCOPRIMENTO DELLA
TARGA IN MEMORIA DI SANDRO PERTINI
NEL 25° ANNIVERSARIO DEL PRIMO SOGGIORNO
Selva di Val Gardena, 19 luglio 2003
Cara Donna Carla,
Signor Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano,
Signor Sindaco di Selva,
Signor Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri,
Autorità civili e militari,
Signore e Signori,
tutti ricordiamo quell'estate di 25 anni fa, quando, appena eletto Presidente della Repubblica, Sandro Pertini decise all'improvviso, sorprendendo i più, di venire in questo centro di Selva di Val Gardena, per trascorrervi la sua vacanza come un cittadino comune.
Fu come una boccata di ossigeno, un segno di sollievo, di buona speranza in una Nazione arroventata dalla criminalità terroristica - che mirava al sovvertimento degli ordinamenti della Repubblica - incerta sul proprio futuro, dubbiosa sulla capacità di tenuta delle istituzioni.
Sandro Pertini - ufficiale nella Grande Guerra, antifascista condannato dal tribunale speciale ad anni di carcere, comandante militare nella Liberazione, medaglia d'oro al valor militare per l'ardimento e il coraggio nell'organizzare la guerra partigiana e la fuga dal carcere dei capi antifascisti, uno dei Padri fondatori della Repubblica Italiana - il Presidente Pertini è stato il primo, decisivo baluardo repubblicano in quegli anni terribili.
A lui la Nazione deve, in non piccola parte, la tenuta morale di fronte all'onda d'urto del terrorismo.
Gli italiani lo sanno, sono riconoscenti a quest'uomo orgoglioso, riservato, di generosi impulsi.
Ancora oggi l'umanità profonda del Presidente Pertini è un ricordo vivo nel cuore dei cittadini.
E' stato il primo ad avere il coraggio di tornare a parlare di Patria, di baciare il tricolore.
Ricordiamo tutti quei gesti semplici, di questo indomito combattente, che indicavano a giovani e meno giovani una strada che sembrava smarrita.
Sentiva la sua Presidenza come una missione. Viveva gli incontri frequentissimi con i ragazzi delle scuole con l'urgenza di chi sa di dover spiegare a una intera generazione i valori delle istituzioni democratiche e l'amore per la libertà come bene supremo per l'uomo.
Lo ricordiamo vicino ai sofferenti, ai deboli, interprete sincero dei valori fondamentali per chi impersona le istituzioni: la dignità e l'integrità morale. Seppe sempre essere l'interprete dei sentimenti popolari, dal terremoto dell'Irpinia alle madri della Plaza de Majo.
Il Presidente Pertini ha dato un significato nuovo, adeguato ai tempi, al dettato costituzionale secondo il quale "il Presidente della Repubblica rappresenta l'unità della Nazione". Egli ha interpretato questo articolo come un dovere attivo del Capo dello Stato di esprimere ed essere interprete dei valori condivisi, della domanda di Stato che sale dai cittadini, e del loro sentimento comune.
Esemplare fu la sua costante preoccupazione di assicurare ad un tempo gli equilibri politici di governo e i diritti dell'opposizione a difesa dell'ordinamento democratico.
Cara Donna Carla,
siamo in un luogo che Suo marito amava, in un centro sportivo che continua ad essere una fabbrica di campioni e del quale l'Arma dei Carabinieri è, giustamente, orgogliosa. Rappresenta una presenza preziosa per le comunità della Val Gardena.
Mi è caro ricordare a questo riguardo che il Presidente Pertini aveva una particolare attenzione e stima per l'Arma, che considerava depositaria delle migliori tradizioni militari e civili del nostro popolo.
Bene ha fatto il Generale Bellini a volere questa cerimonia in onore del suo
illustre ospite e questa targa che ora - cara Donna Carla - insieme scopriremo.