Bratislava 09/07/2002

Dichiarazione alla stampa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al termine del coloquio con il Presidente della Repubblica Slovacca Rudolf Schuster

 

DICHIARAZIONE ALLA STAMPA
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO
CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
SLOVACCA RUDOLF SCHUSTER

Bratislava, 9 luglio 2002

Il colloquio con il Presidente Schuster si è svolto in spirito di grande amicizia. L'Italia condivide con la Slovacchia i valori della democrazia e della libertà; considera la Slovacchia un partner maturo ed affidabile.
Abbiamo approfondito i temi dell'adesione della Slovacchia all'Unione Europea, il completamento della costruzione europea, la collaborazione regionale, le relazioni bilaterali.
La prossima conclusione dei negoziati per l'adesione dei nuovi membri all'Unione Europea è uno sviluppo di fondamentale importanza per l'intera Unione Europea; il successo è indispensabile perché l'unità europea vive non solo di traguardi politici ed economici ma anche di valori morali e spirituali.
Ho rinnovato la mia convinzione che il rafforzamento delle istituzioni dell'Unione Europea risponde ad un'esigenza di concretezza e di realismo: altrimenti l'allargamento darebbe il segnale sbagliato di un'Europa incompiuta.
L'integrazione europea rappresenta un filone che è parte costituente della storia del nostro continente.
Ci stimola a guardare avanti e a non voltarci indietro.
Sono fiducioso che, a partire dal 2003, attraverso i lavori della Commissione, prima, e della Conferenza, poi, sapremo articolare, oltre a legittimi interessi nazionali, nuovi e comuni interessi europei.
Siamo del pari convinti che l'Alleanza Atlantica, che tra pochi mesi accoglierà nuovi membri al Vertice di Praga, eserciterà un ruolo insostituibile per la sicurezza e la stabilità dell'Europa e dell'intero Occidente; sarà, in particolare, strumento efficace per contrastare il terrorismo e per impedire la diffusione delle armi di distruzione di massa.
Con il Presidente Schuster abbiamo poi esaminato la dimensione della collaborazione regionale, sia bilaterale sia multilaterale, nei suoi vari aspetti, a cominciare da quelli economici e condivido quello che ha detto il Presidente Schuster sugli investimenti. Ci siamo, poi, soffermati sulla collaborazione culturale, essenziale per la solidità degli intrecci e dei legami, che, attraverso i secoli, hanno generato la coesistenza di una robusta identità nazionale e di una forte identità europea.
L'Europa è definita da confini politici ed ideali ancor più che geografici.
Veniamo da una comune eredità  umanistica e cristiana. Con questo spirito dobbiamo guardare al futuro: rivendicare una cultura ed uno spirito genuino europeo; dimostrare con i fatti che l'Unione Europea sa perseguire, contestualmente, il progresso economico e quello etico.