VISITA ALLA CITTA' DI ROMA 11/11/1999

PALAZZETTO DELLO SPORT: PREMIAZIONE DEGLI STUDENTI ROMANI DIPLOMATI CON MERITO

 

VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
ALLA CITTA' DI ROMA

INCONTRO CON GLI STUDENTI ROMANI DIPLOMATI CON ALTO MERITO

Roma - Palazzetto dello Sport, 11 novembre 1999

Cari ragazzi,

oggi sono in visita ufficiale alla città di Roma. Quando, nel preparare il programma di questa visita, mi è stato comunicato che proprio oggi avveniva la premiazione dei giovani che avevano superato, con il massimo dei voti, la prova di esame finale della scuola media superiore, sono stato ben lieto di inserire nel programma della mia giornata questo incontro con voi.

E', per me, un'occasione veramente bella: visitare una città, sia essa Roma sia essa una delle altre cento città d'Italia, significa, soprattutto, avere un contatto con i giovani. E voi, oggi, qui riuniti, rappresentate la gioventù romana in un momento particolarmente significativo della vostra vita.

Terminato il ciclo degli studi medi, avete cominciato o state per cominciare gli studi universitari o avete deciso di inserirvi, da subito, nel mondo del lavoro. E' un momento importante, è una cesura di rilievo nella vostra vita. Essa avviene in un periodo che è di particolare importanza non solo perché coincide con la fine del secolo.

Mentre stavo ascoltando gli interventi del Sindaco Rutelli e del Ministro Berlinguer, non potevo non ritornare alla mia maturità: quando, nel lontano 1937, ero nelle vostre condizioni. Ed era ben diversa la realtà italiana, la realtà europea, la realtà mondiale. Eravamo - forse l'avrete studiato nei libri di storia, forse ve lo avrà di tanto in tanto ricordato qualcuno dei vostri nonni - alla vigilia, purtroppo, di una terribile guerra.

Oggi, voi siete alla vigilia di un nuovo secolo, di un nuovo millennio e si apre una realtà in cui la società italiana, inserita nella società europea affronta, con spirito nuovo, i grandi temi del mondo del domani, il mondo dell'innovazione, il mondo della globalizzazione.

Quindi, un quadro ben diverso, ma un quadro che presenta anch'esso i suoi rischi, i suoi problemi, difficili da prevedere, ma per i quali bisogna prepararsi nell'animo con la formazione di noi stessi, con la formazione di voi stessi.

Vi auguro ogni successo nella vostra vita, ma ricordate che il successo nella vostra vita, dipende da come voi sarete capaci di affrontarla, con quale animo, con quale preparazione.

Ricordo che un poeta latino - se ben ricordo era Ovidio - in una delle sue composizioni affermava che, a differenza degli animali, il Creatore ha dato all'uomo un volto con gli occhi rivolti verso l'alto, perché l'uomo guardi sempre il cielo, guardi le stelle.

Ecco, questo voi dovete tener presente: guardare in alto. Il che vuol dire, sì nutrire sogni, perché bisogna nutrire i sogni, sì nutrire ambizioni, ma guardare questi sogni, guardare queste ambizioni con una forza che non può non nascere che in voi stessi. La forza della coerenza con la propria coscienza, la forza che nasce dalla capacità di avere un rapporto sempre leale, sempre generoso nei confronti degli altri. La forza di sapere che il domani ve lo create quotidianamente, in primo luogo, con il prepararvi a un metodo di lavoro.

Lo avete visto nella scuola: quello che conta, non è tanto la nozione, quanto quello di imparare un metodo di studio, che nella vita diventa metodo di comportamento, una coerenza interna.

Non voglio trattenervi più a lungo, voglio solo rivolgervi veramente, con tanto affetto, con tanta passione, l'augurio più vivo di un successo nella vostra vita. Ma sappiate che il successo nella vostra vita dipende da voi: sappiate, in particolare, difendervi dai rischi inevitabili che la vita, purtroppo, ci presenta. E questa difesa la potrete esercitare con serenità, con successo, quanto più saprete essere coerenti con i princìpi che avvertite come princìpi sani, come princìpi vivi nella vostra coscienza.

Un augurio a voi tutti, un augurio alle vostre famiglie e un "bravo" per quello che avete fatto.