VISITA ALLA CITTA' DI ROMA 11/11/1999

"IL MESSAGGERO": INCONTRO CON GIORNALISTI AL TERMINE DELLA VISITA ALLA REDAZIONE DE "IL MESSAGGERO"

 

VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
ALLA CITTA' DI ROMA

IL CAPO DELLO STATO RISPONDE A DOMANDE DEI GIORNALISTI
NELLA SEDE DE "IL MESSAGGERO"

11 novembre 1999


DOMANDA:
Presidente, però, sembra di capire che in merito alla legge elettorale l'accordo è già maturo.

PRESIDENTE CIAMPI:
Se io sento uno, due, tre che mi dicono le stesse cose, devo concludere che i tempi sono maturi per fare un accordo. Poi, l'accordo si dovrà fare in Parlamento, dovranno trovarlo le varie forze politiche. Il sentimento dell'importanza della stabilità di governo è generale. Ho voluto ricordare oggi, soprattutto, anche l'impegno morale, al di là degli impegni scritti, che noi prendemmo nel '97 e nella primavera '98.

DOMANDA:
C'è una questione di credibilità internazionale…

PRESIDENTE CIAMPI:
Sì, ci potrebbero replicare: "Avete rispettato i parametri di Maastricht. Crediamo fermamente che il vostro è stato un risanamento vero, però se non riuscite ad avere anche la stabilità politica, come riuscirete a mantenere questo impegno?"
Quindi, il discorso si sposta alla capacità di convincere che in Italia si era anche sulla strada di una maggiore stabilità politica. Allora, nella primavera del 1998, c'erano degli elementi per dimostrarlo: c'era un governo Prodi al suo terzo anno di vita perché, in precedenza, ogni anno si aveva un nuovo governo. Vi era ancora in corso, non dimentichiamolo, la Bicamerale. Vi era quindi la sensazione che l'Italia stava cambiando anche nel campo della stabilità politica e di Governo. E' questo un impegno sostanziale che abbiamo preso, che ci ha dato i frutti.
Quando si va all'estero, lo si sente, il rapporto non è più un rapporto nei confronti di un Paese considerato fragile, no è un rapporto con un Paese che ormai viene considerato alla pari con gli altri maggiori Paesi europei.

DOMANDA:
Quindi, chi punta alle elezioni anticipate si pone al di fuori di questa logica?

PRESIDENTE CIAMPI:
Non entro nel merito, dico solamente che bisogna fare il possibile perché si rafforzi la stabilità di governo sia a livello di Regioni, di qui l'importanza della riforma, sia a livello nazionale.

DOMANDA:
Ma sulla legge elettorale Lei ha verificato una nuova disponibilità tra le forze parlamentari?

PRESIDENTE CIAMPI:
Ci sono, mi pare, comuni opinioni sul fatto che l'attuale legge possa essere modificata in modo tale che, presumibilmente, porti ad una maggiore stabilità di Governo.

DOMANDA:
E' d'accordo anche Berlusconi, come scrivono alcuni giornali?

PRESIDENTE CIAMPI:
Sto parlando in generale di tutte le forze politiche.