Palazzo del Quirinale 12/12/2002

Dichiarazione alla stampa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al termine dell'incontro con il Presidente dello Stato d'Israele Moshe Katsav



DICHIARAZIONE STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DELL'INCONTRO CON IL
PRESIDENTE DELLO STATO D'ISRAELE
MOSHE KATSAV

Palazzo del Quirinale, 12 dicembre 2002

 

Sono stato lieto di ricevere qui al Quirinale il Presidente dello Stato d'Israele, Moshe Katsav, al quale ho avuto modo di esprimere, nel nostro colloquio, i sentimenti che animano il popolo italiano.

Ebbi occasione di visitare Israele tre anni orsono, e fu la prima visita di Stato da me compiuta quale Presidente della Repubblica Italiana. Ricordo allora due popoli che sembravano all'alba della riconciliazione. Provo angoscia per gli eventi che da più di due anni hanno tragicamente allontanato le prospettive di pace fra Israele e Palestina.
Il conflitto in Medio Oriente è una pericolosa fonte di instabilità per tutto il Mediterraneo. Genera odio e frustrazione che sono il principale alimento del terrorismo.
Dal raggiungimento della pace in Medio Oriente dipendono in buona misura le aspirazioni dei popoli della regione a condizioni di benessere e di serenità nonché la realizzazione di importanti progetti e infrastrutture fondamentali, dall'energia, all'acqua, all'ambiente che implicano una collaborazione economica interregionale.

Come ho detto all'inizio, ho rinnovato al Presidente Katsav l'amicizia dell'Italia per Israele.
L'Italia e l'Europa conoscono il prezzo di sangue innocente pagato da Israele all'offensiva terroristica. Esprimiamo solidarietà al popolo israeliano.
Il terrorismo va contro gli interessi e le legittime aspirazioni del popolo palestinese. Ha scavato un fossato fra due società civili destinate a vivere fianco a fianco.
Questo fossato va colmato: l'intifada deve cessare, d'altra parte l'occupazione militare non costituisce una pace sicura.
Israele ha il diritto di difendere i propri cittadini dagli attentati e dalle stragi; tuttavia, tuttavia troverà sicurezza stabile e duratura soltanto in una soluzione pacifica e negoziata della crisi.

La comunità internazionale - attraverso il Quartetto di Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Nazioni Unite - sta definendo un percorso negoziale fondato sulla visione di due Stati, Israele e Palestina, che vivano in pace e in sicurezza, entro confini riconosciuti e certi.
L'Italia auspica e opera affinché questo traguardo venga raggiunto celermente. Ci auguriamo che l'attuazione delle proposte che saranno presentate dai negoziatori internazionali possa aver corso dai primi mesi del prossimo anno.

Israeliani e italiani si sentono culturalmente vicini, si riconoscono in valori comuni.
Ho informato il Presidente Katsav sullo stato d'avanzamento dell'integrazione europea che darà all'Europa una crescente statura internazionale e sull'impegno dell'Italia per trasformare il Mediterraneo in uno spazio comune di pace e prosperità. Ho sollecitato un rinnovato dialogo di Israele con l'Unione Europea.

Mi sono rallegrato al tempo stesso degli ottimi rapporti bilaterali che intercorrono fra lo Stato d'Israele e la Repubblica Italiana.